Padre Massimiliano Massimo: una breve biografia

Padre Massimiliano Massimo SJ, figlio della contessa Giacinta Della Porta Rodiani e del principe Camillo Vittorio, nasce a Roma il 3 gennaio 1849 nel Palazzo delle Colonne, che si affaccia sulla grande strada denominata dal 1870 Corso Vittorio Emanuele.

E’ battezzato il giorno dopo nella cappella domestica del miracolo di S. Filippo Neri, per mano del beato Vincenzo Pallotti.

Fa i suoi studi nel Collegio Romano dal 1859 al 1868, ricevendo la prima comunione nella cappella dei voti di S. Luigi Gonzaga il 5 aprile 1860 portando a buon fine la sua carriera scolastica finché, compiuto il corso filosofico, si laurea il 4 settembre 1868.

Viene eletto prefetto della Congregazione Mariana, successivamente chiamata Comunità di Vita Cristiana, nel 1865.

L’8 dicembre 1868, festa dell’Immacolata Concezione, entra nel noviziato della Compagnia di Gesù a S. Andrea al Quirinale.

Dopo la presa di Roma da parte delle truppe del Regno d’Italia nel settembre del 1870 e l’immediata confisca del Collegio Romano da parte del governo, Padre Massimiliano si sposterà su altri collegi per continuare la sua formazione religiosa.

Viene consacrato sacerdote dal cardinale Costantino Patrizi nella cappella del Seminario Romano il 3 maggio 1876. L’ultimo periodo di formazione, durata undici anni, per essere ammesso definitivamente nella Compagnia di Gesù, lo vive a Paray-Ie-Monial, la cittadina francese nota per la nascita del culto al Sacro Cuore di Gesù attraverso l’opera di S. Maria Alacoque e del suo direttore spirituale, S. Claudio de la Colombiere SJ

I suoi docenti sono anche i suoi amici, specie P. Angelo Secchi SJ, di cui è assiduo frequentatore alla specola. Tra le sue amicizie, preziosa è quella con il fratello assistente Francesco Marchetti SJ, figura di grande formatore dei giovani a Roma. Sarà proprio un consiglio di quest’ultimo e una conversazione con Mons. Pietro Crostarosa presso Villa Rasponi di Frascati nell’autunno del 1879, che faranno nascere a Padre Massimo l’intuizione di dare vita a un istituto scolastico a Roma, consacrato da lui a Maria Immacolata.

Nel novembre 1879, ottanta ragazzi entrano a dare vita nuova al palazzo Peretti – Massimo alle Terme.

Le direttive del nuovo piano regolatore di Roma-capitale e il crescente numero di alunni impongono la costruzione di un nuovo edificio, ideato insieme da Padre Massimo e dall’architetto Camillo Pistucci. Per la costruzione della nuova scuola mette a disposizione l’intero patrimonio ereditato dalla famiglia. Probabilmente i disagi fisici per seguire quotidianamente i lavori del nuovo istituto sono la causa della malattia ai bronchi che comincia a minare la vita del Padre.

La sua attività di sacerdote si basa principalmente sulla formazione dei giovani dell’istituto ma opera anche nelle carceri di Termini, poi a “Regina Coeli”, nell’istituto d’istruzione in via Milano, negli orfanotrofi di S. Maria degli Angeli, nella basilica di S. Lorenzo fuori le Mura per le prime comunioni e, per trent’anni, nella Congregazione della Scaletta presso S. Ignazio. Gli ultimi tredici anni sono anni di dolorosa malattia a causa della bronchite cronica  e di problematiche cardiache. Muore alle ore due di sabato 6 maggio 1911, dopo aver seguito la santa messa celebrata in stanza e subito dopo aver ricevuto la santa comunione.

A chi si preoccupava della sua salute diceva:”Si preghi pure per me, ma perché si faccia sempre la volontà di Dio”.