Negli anni 90, alla ripresa dei lavori di completamento della chiesa dell’Istituto Massimo, l’allora Rettore Padre Luigi Innocenzi Sj decise di dotare la parte absidale, di un apparato decorativo che potesse rappresentare la nascita della Compagnia del Gesù: affidò questo compito all’artista Tito, padre Passionista, che, per la prima volta in assoluto, approcciò all’uso della terracotta come materia figurativa ed artistica.

Padre Tito riuscì a realizzare un apparato figurativo di circa 30 metri in cui le principali scene della vita di Cristo si univano agli eventi e ai personaggi fondamentali per la nascita della Compagnia del Gesù “sotto le ali di una dolce tenerezza di Madre” (cit.): quella della Vergine Maria.

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