Tra storia e memoria….al Massimo DANTE ALIGHIERI

Poeta, letterato, politico, studioso di filosofia e teologia, Dante Alighieri (Firenze 1265 – Ravenna
1321) rappresenta un’intera cultura che si era andata formando a partire dal XII secolo. Tutto ciò che
riguarda Dante è legato alle vicende della vita: l’incontro e la morte di Beatrice, la sventura politica
dell’esilio da Firenze, l’attesa di un cambiamento politico e sociale: nodi tematici senza i quali non è
possibile comprendere la figura dell’Alighieri. Se Dante può essere considerato un ‘autore universale’, ciò è
per il fatto che egli non ha parlato solo alla propria generazione ma all’umanità intera affinché essa, oggi
come allora, possa intraprendere (proprio come ha fatto lui in prima persona) un percorso di redenzione,
ed è per questo motivo che la sua Commedia, tradotta in molteplici lingue straniere, resta uno dei testi
poetico-letterari più letti, studiati e commentati al mondo.
Ormai prossimi al 25 Marzo, data selezionata dal Ministero della Cultura come giorno nazionale in cui si
ricorda Dante Alighieri, denominata DANTEDI’, la biblioteca di Istituto espone in atrio alcune edizioni
particolari delle due maggiori opere dell’autore: la Divina Commedia e La Vita Nuova.
In modo particolare va posta l’attenzione sull’opera del 1596 in cui il poeta Cristoforo Landino
commenta la Divina Commedia con un linguaggio in cui prevale l’interpretazione allegorica in chiave
neoplatonica. Il tutto corredato da illustrazioni tratte dai disegni del Botticelli.
Quest’opera è stata considerata di enorme successo e di grande influenza per tutte le successive edizioni di
commenti realizzati intorno alla Divina Commedia nei secoli successivi.
Meno antiche ma di eguale spessore sono sia il volume che raccoglie le illustrazioni della “Divina opera”
eseguite dai grandi artisti del 500, come Michelangelo, Raffaello, Vasari e tanti altri, sia l’edizione del 1757
dedicata ad Elisabetta di Petrowna, imperatrice delle Russie.

Elena Smaldone, Responsabile Biblioteca