Mario Draghi ha frequentato dalle elementari al liceo il Massimo, ecco il suo ricordo:
”Tutti noi al di là di quello che potevamo fare come scolari, al di là di quanto noi potessimo apprendere, avevamo un compito nella vita. Un compito che poi il futuro, la fede, la ragione, la cultura, ci avrebbero rivelato”. Mario Draghi, ricorda cosi’ ”gli anni trascorsi presso il nostro istituto all’Eur, dalla quarta elementare alla terza liceo” raccontando, intervistato da Antonella Palermo di Radio Vaticana, l’esperienza di allievo dell’Istituto Massimiliano Massimo a Roma, in occasione dell’anniversario della costruzione della attuale sede nel quartiere EUR.
Draghi sottolinea lo ”standard di eccellenza ma insieme – aggiunge – anche un messaggio morale che racconta – pervadeva un po’ tutta la giornata che si passava a scuola. Un messaggio che esprimeva che le cose andavano fatte al meglio delle proprie possibilità, che l’onestà era importante, ma poi soprattutto che tutti noi eravamo speciali, in qualche modo.
Non tanto perché‚ andassimo al Massimo ma perché‚ speciali come persone umane”.
L’ex Governatore della Banca centrale Europea e della Banca d’Italia esprime ”profonda gratitudine perché‚ all’insegnamento classico si accompagnava, ricorda ”la dedizione dei padri gesuiti”, e ”le molte amicizie fatte con i compagni di scuola, alcune di queste durate una vita”, e ”le esperienze sportive” infatti Mario Draghi era un ottimo giocatore di basket. Ricorda infine gli incontri con il preside di allora, Padre Rozzi SJ leggendo la memoria che aveva preparato in occasione della sua scomparsa.”
Condivido il pensiero perché il mio padre spirituale, il Card Velasio De Paolis, proveniva da una realtà che non potevo conoscere durante il periodo universitario perugino ma le suore oblate di San Francesco di sales sono state per me, attraverso la Madre Superiore, un faro di luce. Sono orgogliosa come cittadina italiana ed europeoa di essere rappresenta dal Prof Mario Draghi. Ringrazio anche il Presidente Mattarella.