Ultimo appuntamento dell’anno con le ricorrenze mondiali: oggi si celebra la Giornata Internazionale per i Diritti Umani.

Difficile trovare un diritto che sia prioritario rispetto ad un altro: di fatto tutti concorrono a garantire dignità all’essere umano.

Tuttavia quest’anno sarebbe difficile non fare riferimento alla particolare contingenza che viviamo, strettamente collegata alla pandemia in atto ed alle sue conseguenze.

Il tema per il 2020, quindi, è il seguente: 

Ricostruire per Recuperare al meglio – RECOVER BETTER.

«Dove iniziano i diritti umani universali? In piccoli posti vicino casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona; il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, fattoria o ufficio dove si lavora. Questi sono i posti in cui ogni uomo, donna o bambino cercano uguale giustizia, uguali opportunità, eguale dignità senza discriminazioni. Se questi diritti non hanno significato lì, hanno poco significato da altre parti. In assenza di interventi organizzati di cittadini per sostenere chi è vicino alla loro casa, guarderemo invano al progresso nel mondo più vasto. Quindi noi crediamo che il destino dei diritti umani è nelle mani di tutti i cittadini in tutte le nostre comunità».

 [Da un discorso di Eleanor Roosevelt, 1958]

Attualissime le parole pronunciate da Eleanor Roosevelt nel 1958!

Facciamole nostre e proviamo a tenere accesa la fiamma della speranza in un mondo migliore, più giusto e sostenibile. 

Caterina Lizzio

Referente di Istituto per l’Educazione alla Cittadinanza Globale