Progetto Carlo Acutis

Progetto Carlo Acutis

Attività d’Istituto iniziata nel 2020 in omaggio al Beato Carlo Acutis, giovane studente delle scuole ignaziane scomparso nel 2006 a causa di una grave leucemia all’età di 15 anni. L’Istituto Massimo ha dedicato a lui le proprie aule computer. Il progetto prevede la preparazione di una mostra permanente attraverso targhe dedicate ai grandi testimoni dei valori cristiani e civili di spirito ignaziano a cui saranno associate le aule dei nostri alunni.

AULA D’INFORMATICA: Carlo Acutis (1991-2006) 

A Carlo Acutis, beatificato il 10 ottobre 2020 ad Assisi, dove è sepolto, è dedicato questo progetto. Alunno del Leone XIII di Milano, morì nel 2006 a quindici anni a causa di una leucemia fulminante. Con il suo carattere carismatico e socievole aveva saputo conquistare gli animi di molte persone tra adulti e coetanei. Si era contraddistinto fin da piccolo per una forte religiosità, al punto da convincere parroco e catechisti a celebrare la prima comunione già a 7 anni. Grazie alla sua grande passione per l’informatica e alla sua forte fede cristiana si farà ideatore di alcune mostre a carattere religioso (ancora presenti tutte on-line) che hanno fatto il giro del mondo. Sono numerose le persone che sulla rete si ispirano a lui per la propria vita di preghiera.

 

AULA MAGNA: Ignazio di Loyola (1491-1556) fondatore della Compagnia di Gesù

C’è più di una ragione per cui la figura di Ignazio può rappresentare un modello convincente per degli studenti. Da neoconvertito, per concretizzare il suo desiderio di essere uomo per gli altri comprende fin da subito che occorre tornare a studiare. Ricomincia così da adulto, con la fatica connessa all’età, a riprendere i libri per studiare frequentando i centri universitari di Salamanca e di Parigi. Nel mondo degli studenti troverà il gruppo di amici con cui coltiverà il sogno di servire il Signore in una famiglia religiosa e una volta fondata la Compagnia di Gesù si impegnerà a fondare istituti scolastici di alto livello come sarà il Collegio Romano. Fin da subito, con lui, la Compagnia di Gesù, si distinguerà oltre che per il suo carisma missionario anche per la preparazione culturale dei suoi membri. 

AULA MAGNA: Francesco Saverio (1506-1552) cofondatore della Compagnia di Gesù 

Il santo protettore delle missioni, amico e compagno di Ignazio, si caratterizza come un giovane brillante e ambizioso, desideroso di gloria e di grandi imprese. Dagli Esercizi Spirituali impara a orientare il suo temperamento in dialogo con Cristo e l’effetto di questa sequela sarà la realizzazione di una vita generosa fino all’eroismo e connotata da grandi responsabilità in campo ecclesiale. La sua missione verso i paesi lontani e il contatto con le civiltà straniere e persone di ogni estrazione sociale ne fanno un cittadino del mondo – in soli dieci anni percorrerà circa 62.000 km. Il suo epistolario, pur riflettendo la sensibilità e le idee di un uomo dell’epoca fanno emergere l’indole a riflettere sul suo operato e a condividere i frutti del suo lavoro

PALESTRA PRIMARIA: Stanislao Kostka (1550-1568) gesuita

Nacque in Polonia a pochi chilometri da Varsavia da una nobile famiglia, Stanislao è tra i santi polacchi più amati e conosciuti. All’età di tredici anni venne mandato a studiare a Vienna, nella scuola dei gesuiti, e questo il primo dei viaggi che caratterizzarono la sua breve vita, spesa per realizzare la sua vocazione. Stanislao, pur costretto in un alloggio provvisorio, si mantenne devoto e diligente. In questi primi anni di studio maturò il suo personale motto: “Ad maiora natus sum” “sono nato per le cose più grandi”. Nel corso di una grave malattia maturò il proposito di entrare nella Compagnia di Gesù, ordine che era nato da pochi anni. Così fuggì da Vienna alla volta di Dillingen in Germania, a piedi, per incontrare dei gesuiti e verificare così con loro la decisione di entrare nell’ordine. Nonostante la reazione del padre il giovane fu irremovibile. Andò a Roma per il noviziato. Morì il giorno dell’Assunta, dopo aver presentito che si avvicinava per lui il momento della fine, a diciott’anni, nel 1568. Fu il primo beato della Compagnia.

PALESTRA MEDIE: Piergiorgio Frassati (1901-1925) ex-alunno 

Il padre di Piergiorgio, Alfredo Frassati, fu il fondatore de La Stampa e noto personaggio politico. La madre, Adelaide Ametis, una pittrice affermata. Lui e la sorella, Luciana Frassati (morta a 105 anni nel 2007), ricevettero un’educazione molto rigida, in un contesto familiare non sempre sereno per il rapporto tra i genitori e la fede, in modo molto formale, venne curata solo da parte di madre. Ma la sua amicizia col Signore ne farà uno dei giovani più amati del mondo. Studente non particolarmente brillante, cambiò più scuole finché approdò all’Istituto Sociale dei Padri Gesuiti. Qui trovò l’ambiente giusto, si coinvolse nella Congregazione Mariana e questo fu l’inizio di un grande impegno in molte associazioni cattoliche che gli daranno la possibilità di distinguersi nell’aiutare la povera gente. Il padre, a causa del suo “bighellonare” in città, lo definiva con una certa severità “un uomo inutile”. Appassionato di sport, ne frequenta molti, ma il preferito è l’alpinismo. Dopo la sua beatificazione, nel 1990 il Club Alpino Italiano gli dedica una rete di sentieri in montagna detti appunti “Sentieri Frassati”. Morirà, ancora studente universitario, di poliomelite fulminante. Al funerale una folla di poveri andò a fare l’ultimo omaggio al loro amico. Il padre, sconcertato, disse “io non conosco mio figlio”. Viene dichiarato beato da Giovanni Paolo II e divenne anche protettore delle confraternite, dei giovani dell’Azione Cattolica, della città del Vaticano. I riconoscimenti, le opere e le associazioni che si ispirarono a lui si moltiplicarono negli anni.

 

AULA ARTE INFANZIA: Mario Venzo (1900-1989) gesuita

Studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia e completa gli studi a Parigi dove ha modo di conoscere grandi artisti dell’epoca (Tozzi, De Pisis, Garry Moro). Visse in questi anni a Montmartre tenendo una condotta da bohemien, ma sempre qui cominciò il suo cammino di conversione che lo portò a diventare fratello gesuita. Con l’ingresso nella vita religiosa decise di lasciare la pittura e si dedicò ai lavori più umili come fare l’aiuto refettoriere. Solo a seguito di una crisi spirituale decide di tornare a dipingere con il sostegno dei suoi superiori. Sarà proprio la spiritualità ignaziana che lo avvicina alla natura evolvendo una nuova concezione dei colori che caratterizza il suo stile. Autore di oltre 2000 tele di cui circa 200 a soggetto religioso, le sue opere, dopo il 1948, saranno esposte in tutto il mondo.

AULA ARTE MEDIE: Andrea Pozzo (1642-1709) gesuita

Figlio di un milanese che abitava a Trento, fu architetto, pittore, decoratore, teorico dell’arte noto in tutta Europa già in vita. Celebre è il suo Trattato sulla prospettiva. Grandissimo artista, a lui si deve la cupola e la volta della chiesa di Sant’Ignazio a Roma, nonché la decorazione del corridoio che porta alle camere del fondatore della Compagnia di Gesù. Dovunque andasse anche per breve tempo (Montepulciano, Milano, Modena, Como, Dubrovnik) lasciava traccia con dei suoi lavori. Era fratello gesuita, e il lavoro presso la chiesa di sant’Ignazio ha rappresentato forse la sua opera più impegnativa.

SALA PROFESSORI: Pietro Favre (1506-1547) cofondatore della Compagnia di Gesù

Compagno e amico di Ignazio dai tempi dello studio a Parigi sarà lui, giovane sacerdote a celebrare la messa a Montmartre in cui i primi compagni che formeranno la futura Compagnia di Gesù si impegnano con dei primi voti a seguire insieme il Signore. Dopo la fondazione della Compagnia a Roma riceverà dal Papa vari incarichi: prima come professore di teologia all’Università della Sapienza, poi come catechista nelle campagne intorno a Parma. Verrà successivamente inviato in Germania a moderare i rapporti tra cattolici e luterani, lavoro per il quale riceve apprezzamenti unanimi. In Spagna e in Portogallo contribuirà in modo decisivo a introdurre la Compagnia di Gesù. La sua vita pregna di fatiche lo porterà a compromettere la sua salute. Quando riceve l’ennesimo incarico dal papa di partecipare al Concilio di Trento come perito, due anni dopo morirà, all’età di 41 anni. Ignazio gli portava una stima speciale, ritenendo che sapesse dare gli Esercizi spirituali meglio di lui stesso.

 

BIBLIOTECA: Pedro Arrupe (1907-1991) gesuita

Padre Arrupe è stato Generale della Compagnia di Gesù dal 1965 al 1983, quindi negli anni del dopo Concilio, un tempo di grandi movimenti sociali, politici ed ecclesiali. Prima di dedicarsi al governo della Compagnia di Gesù era stato missionario a Hiroshima prima e dopo l’esplosione nucleare. In quell’occasione, avvalendosi di alcune competenze mediche apprese all’università, si prese cura della popolazione colpita dando testimonianza di sostegno e carità. Il suo governo come Generale della Compagnia si caratterizzò per l’opzione preferenziale per i poveri e l’impegno per la giustizia, secondo i dettami del Concilio. Nel 1980 chiese al papa le dimissioni dall’incarico, primo caso nella storia dei generali della Compagnia di Gesù, richiesta che Giovanni Paolo II inizialmente rifiutò ma che accordò l’anno successivo a causa di un ictus sopraggiunto al padre gesuita. Nel 2019 è stata aperta la sua causa di beatificazione. 

AULA MUSICA PRIMARIA: Luigi Gonzaga (1568-1591) gesuita

Luigi, primogenito di don Ferrante Gonzaga, nasce a Castiglione dello Stiviere. Nel 1585 entra giovanissimo nella Compagnia di Gesù, dopo aver rinunciato ai privilegi del Marchesato. Dopo aver dedicato la sua vita agli studi di Teologia, all’assistenza costante dei poveri e dei malati, muore a Roma il 21 giugno 1591, dopo aver generosamente assistito i più derelitti e gli appestati fino a subire il contagio. Nel 1726 papa Benedetto XIII lo proclama santo e patrono universale della gioventù e degli studenti. Nel 1991 papa Giovanni Paolo II lo propone come protettore dei malati di AIDS. In occasione dei 450 anni dalla nascita di S. Luigi Gonzaga, Papa Francesco ha concesso nel 2018 un Anno Giubilare Aloisiano. Per difendere la sua vocazione dalle opposizioni familiari, Luigi dovette maturare presto una grande determinazione di carattere. Da giovane studente si impegnò moltissimo a integrare lo studio e la preghiera con l’impegno verso gli altri, costruendo in sé una figura completa di giovane uomo.

AULA MUSICA MEDIE: Domenico Zipoli (1688-1726) gesuita

Il gesuita Zipoli è stato missionario, musicista e compositore. Fece della musica il suo strumento di preghiera, di comunione con Dio e di evangelizzazione. Seppe valorizzare i talenti musicali degli indigeni così che in tutte le Reducciones del Sud America si suonavano i suoi componimenti che testimoniano la sua spiritualità e la sua fede. I suoi numerosi componimenti rappresentano inoltre una sintesi tra lo spirito della musica europea e le esigenze della mentalità indigena. Esiste da alcuni anni in Italia un corso di formazione alla musica e alla spiritualità fondato da gesuiti e intitolato a lui.

 

LABORATORIO DI SCIENZE: Angelo Secchi (1818-1878) gesuita 

Uno dei più importanti astrofisici della storia, è considerato fondatore della meteorologia italiana e della spettroscopia astronomica. Direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano, contribuì anche alla definizione del Meridiano romano di Monte Mario.  Eseguì anche la misura della base geodetica sulla via Appia. Membro di varie accademie, ricercatore dai plurimi interessi scientifici, appassionato di archeologia e di paleontologia, diede contributi anche in queste discipline. A causa dei moti del ‘48 lui e altri confratelli gesuiti dovettero emigrare da Roma e dall’Italia e lui andò prima a Stonyhurst e poi a Washington. Fu da questo esilio che si avviò la sua carriera come astronomo. L’Istituto Massimo nel 2016 dedicò una mostra all’opera di padre Secchi con pannelli ancora visibili nei corridoi della scuola.

LABORATORIO DI FISICA: Enrico Medi (1911-1974) ex-alunno

Enrico Medi è stato alunno dell’Istituto Massimo e il primo presidente della “Lega Missionaria Studenti”, da lui fondata insieme a Gabrio Lombardi.

Precoce e brillante negli studi, consegue la laurea – a soli 21 anni – in Fisica, con Enrico Fermi e diventa docente universitario nella stessa disciplina. Oltre alla carriera accademica si impegnò in politica e nel 1946, è eletto dall’Assemblea Costituente per la DC e nel 1948 confermato Deputato al Parlamento per la prima legislatura della Repubblica Italiana. Nello stesso anno consegue la laurea in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Nel 1958 è nominato Vice Presidente dell’EURATOM. Nel 1966 Costituisce la COMING. Viene nominato dalla Santa Sede “membro della Consulta dei Laici per lo Stato della Città del Vaticano”. Ancora nel 1972 è eletto Deputato al Parlamento. “Era un uomo che prima di essere scienziato era un credente; prima di essere un politico era un apostolo; prima di essere un oratore era uno spirito che alimentava cordialità ed amicizia” (così definito da G. Gonnella). Non si vergognò mai di testimoniare nell’aula parlamentare la sua fede e la sua coerenza di cattolico; auspicava una politica che fosse veramente attenta ai principi del bene comune e sensibile alle esigenze di tutti e non un luogo di favoritismi.

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