Ultimato il restauro del terzo Pannello di Sisto V: “L’Obelisco Esquilino e l’Abside di Santa Maria Maggiore”
Roma – Istituto Massimo, giugno 2025 – Con grande soddisfazione annunciamo il completamento del restauro del terzo Pannello di Sisto V, intitolato “L’Obelisco Esquilino e l’Abside di Santa Maria Maggiore”, parte del prezioso ciclo pittorico custodito all’interno dell’Istituto Massimo. Questo intervento rappresenta un ulteriore passo nel progetto di valorizzazione del patrimonio storico-artistico dell’Istituto, e fa seguito al restauro già ultimato dei primi due pannelli: “La Colonna Traiana” e “I Lavatoi di Termini”.
Il valore storico e artistico dei Pannelli di Sisto V
I tre pannelli costituiscono un raro esempio di iconografia urbana dedicata alle trasformazioni di Roma volute da Papa Sisto V (Felice Peretti, 1585-1590), tra i protagonisti della riorganizzazione monumentale della città. Ogni pannello documenta una tappa fondamentale del suo ambizioso programma urbanistico, e la loro presenza all’interno dell’Istituto Massimo rappresenta una testimonianza unica del legame tra arte, fede e territorio.
Il terzo pannello, ora tornato al suo splendore originario, raffigura l’Obelisco Esquilino – uno dei tredici obelischi antichi della Capitale, eretto per volontà di Sisto V in Piazza dell’Esquilino – con sullo sfondo l’abside della Basilica di Santa Maria Maggiore, tra i luoghi di culto più significativi di Roma e della cristianità.
Continuità nel progetto di tutela
L’ultimazione del restauro del terzo pannello segue il completamento dei precedenti due interventi, che hanno restituito al pubblico:
- “La Colonna Traiana”, simbolo dell’antica Roma imperiale e della sua eredità storica;
- “I Lavatoi di Termini”, affresco che documenta la vita popolare della Roma seicentesca, legata all’acqua e ai riti quotidiani.
Questi tre pannelli, ora interamente restaurati, compongono un percorso iconografico e spirituale che si intreccia con l’identità educativa dell’Istituto Massimo, fondato sulla tradizione ignaziana e sull’attenzione al patrimonio culturale.
Un restauro accurato, un impegno condiviso
Il restauro è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Istituto Massimo e la dott.ssa Paola Mastropasqua esperta restauratrice.
Il lavoro ha riguardato il consolidamento della pellicola pittorica, la pulitura delle superfici e il recupero della brillantezza cromatica, con particolare attenzione alla restituzione della profondità prospettica e dei dettagli architettonici.
Vedi nota tecnica sul processo di restauro (clicca qui)
Valorizzare il patrimonio per educare alla bellezza
Il restauro non è solo un atto di conservazione, ma un gesto educativo concreto. L’Istituto Massimo infatti continua a promuovere la conoscenza della storia di Roma e dei suoi simboli attraverso la riscoperta delle opere d’arte presenti nei suoi ambienti. Studenti, docenti, famiglie e visitatori possono così avvicinarsi a un’eredità che parla di fede, arte e civiltà.
La Storia: da Villa Peretti Montalto all’Istituto dell’Eur, pochi chilometri per una storia che si snoda su più di 4 secoli.
Villa Peretti Montalto fu costruita dal cardinale Felice Peretti, futuro papa Sisto V (1585-1590), a partire dagli anni Settanta del Cinquecento, come sontuosa residenza nel cuore della città. Alla morte dell’ultimo erede del papa – il pronipote cardinale Alessandro Damasceni Peretti Montalto – la villa ebbe vari passaggi di proprietà, che la depauperarono progressivamente dei suoi arredi e delle sue numerose opere d’arte, approdando nel 1789 a Camillo Francesco Massimo. Il passaggio all’antichissima famiglia romana fu la prima tappa di una rinascita della residenza. Il figlio Massimiliano, preso l’abito della Compagnia di Gesù, destinò nel 1879 il Palazzo alle Terme a edificio scolastico, funzione svolta fino al 1887. Nel frattempo, però, incombeva la distruzione della villa per far posto alla nuova stazione a seguito del nuovo Piano regolatore di Roma Capitale, e così avvenne nel 1888. Padre Massimo prima della distruzione della villa fece fotografare il fregio pittorico e fece staccare gli affreschi oggi in possesso dell’Istituto per preservare una reliquia della scomparsa villa Montalto ed eternare la memoria di Sisto V e della sua Roma Felix. A seguito dello “strappo” dalla parete, le pitture furono conservate nel nuovo Palazzo alle Terme fatto costruire dallo stesso Massimiliano Massimo all’architetto Camillo Pistrucci tra 1883 e 1886 (oggi sede del Museo Nazionale Romano in piazza dei Cinquecento). Al trasferimento della scuola all’EUR, nel 1960, le vedute topografiche dell’Urbe ne seguirono le orme, mentre si dispersero purtroppo sul mercato antiquario gli affreschi con le Virtù, che presero strade diverse.
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Causale: Raccolta fondi restauro affreschi Istituto Massimo
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