Ripercorriamo un progetto che durante l’anno ha visto coinvolti i nostri studenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e dei Licei: il MASSIMO in verticale, l’Ara Pacis dall’Infanzia al Liceo.
I Massimini e le classi Terze della scuola Primaria, accompagnati da alcuni studenti dei Licei, hanno intrapreso un’entusiasmante avventura “ArchEcologica” che li ha visti scoprire ed esplorare uno dei monumenti più significativi dell’antica Roma: l’Ara Pacis. Attraverso la guida esperta dei ragazzi più grandi, i nostri piccoli ricercatori hanno decifrato i segreti celati dietro le imponenti sculture dell’opera augustea, immergendosi nell’arte e nella storia e riflettendo altresì sulla bellezza e l’importanza della nostra eredità comune.
Tale progetto verticale è nato dalla volontà di favorire l’apprendimento tra studenti di diverse età, ampliando così le opportunità educative offerte dal cooperative learning, metodo diffuso ed apprezzato per incarnare l’essenza stessa dell’educazione: imparare insieme per crescere insieme. È stato infatti dimostrato come la collaborazione non aprirebbe soltanto le porte alla conoscenza, ma affinerebbe anche le competenze sociali. Soft skills come la comunicazione, l’ascolto attivo e la risoluzione dei conflitti diventano così strumenti quotidiani, fondamentali per la formazione umana e professionale di una persona.
Inoltre, in occasione della Giornata Mondiale della Terra e sotto il tema proposto quest’anno dalla Compagnia di Gesù “Uomini e Donne per gli Altri”, gli studenti sono stati incoraggiati a riflettere sull’importanza della cooperazione e sull’impegno per la preservazione della biodiversità. Attraverso attività grafiche e laboratoriali, hanno potuto poi esprimere la propria creatività e rielaborare in forma concreta tutte le conoscenze apprese da questa esperienza.
Scuola dell’Infanzia
La visita all’Ara Pacis è stata una delle uscite didattiche pensate anche per la scuola dell’Infanzia. Le visite sono sempre un’occasione per scoprire la bellezza non solo di un’opera d’arte, ma anche del “camminare” insieme e fare l’esperienza dell’altro e della realtà che ci circonda, uno spazio che accoglie.
Non è un caso che alla domanda “Cosa ti è piaciuto di più del monumento?“, oltre agli animali, ai fiori o al nido di uccelli scoperti tra le decorazioni, un bambino di 4 anni abbia risposto “Quello che c’è intorno“, intendendo la struttura architettonica che contiene l’Ara Pacis, il museo: una semplice forma geometrica che garantisce un’illuminazione il più possibile naturale e regala una perfetta integrazione con l’ambiente circostante, rendendo visibili le auto, la strada e gli alberi del lungotevere.
I bambini, con la loro curiosità e sensibilità, riescono sempre a cogliere quell’essenza che rende unico ogni luogo.
La loro risposta ci ricorda quanto sia importante aprire gli occhi e il cuore per apprezzare appieno la bellezza che ci circonda, dal dettaglio all’insieme, mantenendo uno sguardo ampio e libero di esplorare in tutte le direzioni.
Loredana Alicino
SCUOLA PRIMARIA
Per introdurre il progetto agli alunni, abbiamo realizzato due video educativi. Nel primo Augusto prendeva vita per raccontare personalmente ai bambini la storia e la valenza artistica dell’Ara Pacis, nel secondo è stata invece introdotta l’attività pianificata dai ragazzi dei Licei per il giorno della visita: una caccia al tesoro! I bambini avrebbero dovuto cercare all’interno della decorazione scultorea dell’opera qualcosa di insolito come un animaletto o un fiore particolare, elementi che testimoniassero la straordinaria biodiversità che aveva tanto affascinato gli antichi romani.
Durante la visita all’Ara Pacis, i nostri giovani archeologi sono stati così affiancati dai loro “ciceroni” liceali, i quali hanno condotto e animato l’intera esperienza con passione e serietà. È stato emozionante assistere a questo incontro intergenerazionale: vederli collaborare in sinergia ha dato vita a un momento straordinario e del tutto inedito che ha superato anche le nostre più felici aspettative.
All’interno del laboratorio d’Arte, gli alunni hanno poi replicato il fregio vegetale dell’altare, cercando di rendere omaggio alla bellezza millenaria del monumento, mentre in classe hanno immaginato e raccontato come avrebbero decorato il proprio altare della pace. Con idee incredibili e fantasiose, che spaziavano dalla raffigurazione della loro famiglia alla volontà di rappresentare tutte le specie viventi, una proposta comune è però emersa: tutti avrebbero voluto sostituire il cigno augusteo con delle colombe, simboli di pace e serenità, per ricordarci che è solo nella pace, quella vera e universale, che la vita può fiorire pienamente in tutte le sue forme e con tutti i suoi colori.
Idabelle Gitto
Liceo Classico
Le ragazze del Liceo hanno guidato i più piccoli in un percorso educativo attorno al monumento, spiegando loro la storia e il significato dell’Ara Pacis, simbolo di pace e armonia universale. Attraverso attività interattive e coinvolgenti, hanno trasformato la visita in un’opportunità sui generis per insegnare ai bambini l’importanza del rispetto per l’ambiente e della salvaguardia della natura.
La giornata della Terra è stata il momento perfetto per riflettere sull’importanza di proteggere il nostro pianeta e di educare le generazioni future su come preservarlo: grazie all’iniziativa dei più grandi, i bambini hanno potuto imparare giocando e divertendosi, contribuendo così a creare una maggiore consapevolezza ambientale nella comunità.
Queste avvincenti giornate di condivisione e apprendimento hanno dimostrato quanto sia importante l’educazione ambientale sin dalle prime fasi della vita di un individuo: speriamo che iniziative come queste possano diffondersi sempre di più, coinvolgendo sempre più persone di diverse età nella salvaguardia del nostro pianeta.
Claudia Garro
Liceo Scientifico
Nell’incantevole cornice dell’Ara Pacis di Roma, un gruppo di ragazzi delle classi seconde del liceo scientifico non sono stati semplici visitatori, ma brillanti guide per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria.
Con l’aiuto delle insegnanti, i liceali hanno assunto il ruolo di Ciceroni per i più piccoli, conducendoli alla scoperta delle meraviglie dell’antica Roma con entusiasmo e fantasia.
“Le espressioni meravigliate dei bambini di fronte ai rilievi della maestosa Ara Pacis sono state la ricompensa più grande”, dicono le guide Giada, Sofia, Yande e Riccardo.
Questa esperienza ha dimostrato quanto sia importante coinvolgere i ragazzi nella valorizzazione del patrimonio culturale, sviluppando così “la capacità di comunicare in modo accessibile concetti complessi della storia dell’arte” affermano Tommaso e Flavio.
Attraverso un entusiasmo contagioso e una viva creatività, i liceali sono riusciti a rendere attuale un’opera d’arte millenaria, trasmettendo il desiderio di conoscenza e di scoperta ai compagni più piccoli in ogni tappa della visita.
L’Ara Pacis non è stata solo il palcoscenico di una visita scolastica, ma il luogo dove il passato e il presente si sono incontrati, prendendosi per mano.
Anna Chiara Giustizieri
BOX
Il 17 e il 22 Aprile a noi studenti del secondo anno è stata data la bellissima opportunità di andare all’Ara Pacis con i bambini della terza elementare e dell’infanzia, per far loro da guide sul campo. È stata una delle esperienze più belle e formative della nostra vita, che sicuro avrà sempre un posto nel nostro cuore. La giornata è iniziata alle 9.30 quando, con le professoresse Garro e Giustizieri, siamo andate a prendere il pullman insieme ai bambini e, come ci aspettavamo, questa è stata la parte più divertente! E’ stato un momento di condivisione e, parlando con loro, un modo per tornare bambine. La visita al museo è stata meravigliosa ma impegnativa: noi e altri studenti siamo stati divisi in più gruppi e abbiamo spiegato il monumento che stavamo visitando. Una delle nostre più grandi preoccupazioni era proprio riguardo l’attenzione dei bambini, ma invece è stato ciò che ci ha colpito maggiormente perché si sono dimostrati tutti (o quasi) molti concentrati e attivi. Hanno fatto anche tanti interventi! Un’altra cosa indimenticabile è stata poi la caccia al tesoro tra le decorazioni floreali dell’Ara: anche noi abbiamo preso parte al gioco attivamente e con curiosità, ci siamo divertiti molto perché abbiamo avuto la possibilità di interagire con i bambini e toccare con mano i temi affrontati in classe con le docenti. Grazie a questa mattinata “diversa” siamo riuscite a vedere l’arte con occhi diversi: un’esperienza che rifaremmo tutta da capo!
Ludovica Cancedda, Valeria Fagiolo, Rebecca Palma, Concetta Papalia II classico A







