La Quaresima della Scuola Primaria è stata assai intensa.
È stato un tempo in cui ogni giorno abbiamo camminato sulla strada indicata dai Vangeli della Domenica: abbiamo colorato quotidianamente il nostro cartellone i cui simboli ci hanno ricordato come Gesù è la via, l’acqua, la luce e la vita.
Tutto poi si compie nella Passione: il dono dell’Eucarestia, la Croce, la tomba vuota. Abbiamo colorato come volevamo, chi cercando un certo realismo, chi facendo vincere i colori.
Abbiamo contemplato i fiori che nascono quando riusciamo a convertirci: la cenere è solo una tappa che dalla confusione porta al bello.
Per farlo non solo dobbiamo far agire Dio in noi, ma anche noi dobbiamo sforzarci di fare piccoli o grandi gesti per poter promuovere il bello in noi e negli altri (anche attraverso la confessione). I fiocchi rossi dei più piccoli ci hanno ricordato questi, i più grandi si sono presi un impegno concreto.
Per le quarte e le quinte ci sono stati i ritiri: attraverso il racconto del cieco guarito da Gesù abbiamo potuto leggere cosa si muove dentro di noi, giocare, condividere i nostri sogni personali o come gruppo. È stato un momento di vero “ritiro” dalla quotidianità e dalla classe, per poter avere un tempo e uno spazio dedicato a noi.
Abbiamo vissuto le celebrazioni eucaristiche insieme ai genitori: rendiamo grazie del cammino già fatto per poter aver la forza di poter procedere fino alla Pasqua ormai imminente. L’uovo che ci attende ci ricorda come l’apparenza di morte viene sconfitta dalla vita vera, che spesso giace nascosta ad uno sguardo superficiale.
Rompiamo il guscio!
Giacomo Andreetta SJ




