Ve lo faccio vedere io, ora, il teatro!

Un itinerario suggestivo ed affascinante è quello che ha coinvolto gli alunni classi terze della nostra scuola sec. di I grado, accompagnati dai docenti in visita al Teatro Argentina, nel pieno centro della bellissima città di Roma.

Conoscere il Teatro attraverso il teatro, questa la sfida di una visita-spettacolo che ha consentito agli studenti di osservare il bel complesso, prospiciente sul Largo omonimo, voluto dalla famiglia Sforza Cesarini in competizione con i Capranica, che solamente tre anni prima (siamo nel 1731) avevano costruito il proprio teatro di famiglia a poche decine di metri.

Attraverso una visita guidata performativa, condotta e animata dagli attori stessi, si è snodato un percorso di Teatro nel teatro, grazie al racconto di storie e memorie: lungo il foyer, la bellissima platea, le scale a chiocciola, il retropalco, sino a concludersi, inaspettatamente, nel refettorio del convento dei benedettini che una volta era proprio attiguo al palazzo. Ma la meraviglia è continuata: nessuno infatti pensava di sbucare, scendendo in profondità, proprio nell’area archeologica fra il Teatro e la Curia di Pompeo, luogo preciso dell’uccisione di Giulio Cesare, ove gli attori hanno dato voce a Bruto e poi ad Antonio, nella commossa orazione funebre tratta dal Giulio Cesare di William Shakespeare.

Lungo il percorso gli attori hanno drammatizzato brevemente anche altri brani di opere che risuonano spesso dal palco del celebre Teatro, tra cui quelle di Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Sem Benelli, le cronache dei viaggiatori stranieri di passaggio a Roma dai taccuini di Goethe e di Stendhal ed alcuni divertenti sonetti del Belli.